Hugair Gubli
2021

Immagine panoramica dell’area del tempio racchiuso nel recinto di una casa moderna

Immagine panoramica dell’area del tempio racchiuso nel recinto di una casa moderna

Back to Upper Nubia: il tempio di Hugair Gubli

Una ricognizione condotta nel gennaio 2020 nell’area della quarta cataratta, in collaborazione con il National Corporation for Antiquities and Museums (NCAM) sudanese, è stata finalizzata all’individuazione di un sito per un nuovo progetto archeologico. L’iniziativa si inscrive nel quadro di un rinnovato programma di ricerca sul campo promosso dalla Cattedra di Egittologia, che ha identificato nella ripresa dei lavori in Sudan una straordinaria opportunità di dare continuità alla storica presenza della Sapienza in quel paese, oltre che di avviare un cantiere di indagine e studio promettente.

Il sito è stato identificato in un tempio monumentale situato presso il moderno villaggio di Hugair Gubli, ca 40 km a sud dell’area archeologica del Jebel Barkal. Il tempio, che è rimasto a lungo sconosciuto perché coperto da un’abitazione privata che vi si era impostata, è stato scoperto dalla Polish Joint Archaeological Expedition to Middle Nile nei primi anni ‘2000 e solo parzialmente indagato dalla missione sudanese del Jebel Barkal Museum Archaeological Mission, ma mai reso oggetto di uno scavo estensivo.

Il recinto dalla casa moderna al cui interno e al cui esterno si preserva il tempio di Aktisanes

Il recinto dalla casa moderna al cui interno e al cui esterno si preserva il tempio di Aktisanes

Resti della parte frontale del tempio

Resti della parte frontale del tempio

Si tratta di un ampio edificio che sorge su un piano roccioso vicino al fiume, le cui imponenti fondazioni sono state tagliate nel banco di arenaria locale. L’articolazione planimetrica e le esatte dimensioni del complesso, tuttavia, restano sconosciute e solo pochi elementi della pianta sono stati finora individuati. Tra questi, alcuni blocchi di grandi dimensioni pertinenti al naos e basi di colonna (una del diametro di 180 cm) ancora in posto ci danno un’idea imperfetta ma significativa dell’originaria monumentalità della struttura.

La fondazione della base di una colonna del tempio di Hugair Gubli

La fondazione della base di una colonna del tempio di Hugair Gubli

L’identità del culto e la cronologia del tempio sono questioni aperte che richiedono uno studio più preciso. Alcuni blocchi decorati e iscritti riportano il nome del re kushita Aktisanes (Gatisen; ca 300 a.C.), figura attestata da fonti nubiane e classiche (è menzionato da Ecateo di Abdera) e di cui conosciamo la piramide nella necropoli reale a Jebel Barkal (Bar. 11), ciò che sembrerebbe documentare una fase napatea del complesso. Un nucleo più antico del santuario, tuttavia, non è da escludere. A questo proposito, l’aspetto più notevole e interessante è rappresentato dal fatto che l’area su cui sorge il tempio sembra essere stata utilizzata inizialmente come cava e poi riadattata per ospitare l’edificio sacro. Le tecniche di cavatura e le tracce lapicidee suggeriscono una datazione al periodo kushita ma uno sfruttamento dell’area durante già durante il Nuovo Regno è probabile.

Frammento di iscrizione con il cartiglio del re kushita Aktisanes

Frammento di iscrizione con il cartiglio del re kushita Aktisanes

La particolare localizzazione dell’edificio e la sua possibile interpretazione come tempio semi-rupestre (hemispeos) sollevano problematiche importanti riguardo l’architettura, il significato religioso e lo sviluppo cronologico del complesso che l’indagine archeologica si propone di affrontare.

Infine, il paesaggio locale e la dimensione geografica meritano particolare attenzione ai fini di una piena contestualizzazione del tempio. Il sito sorge in una regione che è nota per aver ricoperto un’importanza economica strategica in età tardo antica, come la vicina fortezza di Bakhit testimonia. L’intera area mostra tracce evidenti di occupazione cristiana e proto-islamica che includono, tra gli altri, resti architettonici significativi (fusti di colonna e capitelli) di una chiesa localizzati tra i campi nel vicino distretto di Magal – sito che è stato visitato durante la ricognizione.

Un capitello della chiesa di Magal

Un capitello della chiesa di Magal

Uno studio su scala locale e regionale del tempio di Hugair Gubli, che combini lo scavo attento dell’edificio con un’indagine topografica dettagliata dell’area circostante e con un’analisi puntuale delle trasformazioni e dei riusi dello spazio sacro, si prospetta dunque come una strategia efficace per produrre una più articolata comprensione e ricostruzione diacronica del tempio e del paesaggio storico-culturale in cui era inserito.

Dettagli di scavo

  • Anni: 2021- in corso